II Giornata di studio e di incontro sulla sussidiarietà nella scuola con genitori/cittadini attivi e amministratori pubblici
Sabato 6 dicembre ore 9-18.30 Scuola Di Donato via Bixio 83-85, Roma
Programma della giornata:
Ore 9.00 – 9.30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti
ore 9.30-12.45 Plenaria di racconto e approfondimento sono previsti interventi di amministratori del comune di Roma e dei municipi, di dirigenti scolastici ed insegnanti, di genitori/cittadini attivi/movimenti per la sussidiarietà
ore 12.45-14.30 Pranzo conviviale
ore 14.30-17 Laboratori di scambio e confronto sui temi della giornata
Ore 17-18.30 Plenaria di chiusura
Temi della giornata:
I mesi successivi alla prima giornata del 22 marzo 2014 sono stati un susseguirsi di stimoli e contributi intorno al tema delle Scuole Aperte. La giornata è servita a mettere in moto e a collegare strade che stanno camminando in autonomia e su livelli amministrativi differenti, alcune da molti anni altre più di recente.
Le Strade dei cittadini/genitori, che in molti modi si danno da fare dentro le Scuole per sostenere le attività nell’orario scolastico, l’ampliamento dell’offerta formativa e spesso anche la manutenzione del bene comune “scuola”. Genitori spesso riuniti in Comitato o costituiti in Associazione. Genitori che in alcuni casi gestiscono“ alla pari” insieme alle istituzioni il bene comune “scuola” a partire dal principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione (Titolo V art.118, quarto comma).
Le Strade delle Scuole, che con l’Autonomia Scolastica (D.P.R.275/99) hanno sperimentato negli ultimi quindici anni percorsi di ampliamento del tempo scuola all’interno del POF (Piano dell’Offerta Formativa) anche in collaborazione con altre istituzioni o insieme ai genitori o con affidamenti a soggetti esterni (associazioni culturali, sportive ecc.).
Le Strade degli Enti Locali (Municipi e Comune) che hanno iniziato negli ultimi anni a sperimentare Regolamenti, Protocolli d’Intesa con gli Istituti scolastici, Avvisi pubblici, … che vogliono coinvolgere i cittadini nella cura dei beni comuni, con attenzione particolare alle scuole.
I cittadini/genitori man mano che prendono coscienza si mobilitano mettendo in campo le proprie “riserve di gratuità”, ossia la propria disponibilità di tempo, energia e competenze per contribuire a cambiare da subito ciò che non funziona.
Le istituzioni, imbrigliate nell’ordinaria e, spesso, straordinaria amministrazione, fanno molta fatica a fare passi avanti sul principio di sussidiarietà e tendono a riproporre percorsi amministrativi “non paritari”. Fortunatamente, e nonostante tutto, ci sono tanti amministratori pubblici e dirigenti scolastici disponibili a trovare nuove strade condividendo la stessa volontà di cambiamento dei cittadini/genitori attivi.
Le soluzioni crediamo siano nella capacità di leggere le diverse realtà e saperle trasformare. Per fare questo ognuno di noi ha bisogno delle altre esperienze e degli altri punti di vista. Per migliorarsi, superare gli ostacoli e convincersi che si può fare. In ogni contesto e con ogni interlocutore. Dobbiamo quindi rafforzare le “reti“, scambiarci informazioni e punti di vista e, soprattutto, imparare a lavorare insieme per risolvere i problemi comuni.
E’ necessario partire e far incontrare i due punti di vista:
1) da un lato stimolare e sostenere le istituzioni (Municipi, Comune e Scuole) a rinnovare gli atti amministrativi in modo da favorire la partecipazione dei cittadini/genitori attivi (ma anche degli studenti e degli insegnanti) all’amministrazione del bene comune “scuola” secondo il principio di sussidiarietà, ovvero in un ottica paritaria e non di “servizio-utenza” (in gioco c’è l’interesse generale della comunità scolastica e territoriale e non più solo la gestione della singola scuola dell’autonomia).
2) dall’altro lato rafforzare e formare i genitori/cittadini a prendersi cura del bene comune ”scuola” secondo il principio di sussidiarietà. Riconoscendo che se non ci si forma è difficile prendersi le responsabilità necessarie e si continuano a delegare cambiamenti impossibili ai soli amministratori pubblici.
Il movimento delle Scuole Aperte a Roma sta crescendo in modo diffuso. In questi ultimi mesi vi è stata una vera e propria accelerazione, negli ultimi mesi abbiamo contato ben 10 associazioni di genitori, i comitati ed i gruppi di genitori si moltiplicano in ogni parte della città. Molti sono i percorsi di dialogo intrapresi con i municipi e le scuole. A Roma una Rete “informale” si è di fatto costituita e si nutre ormai di scambi e confronti costanti.
Più in generale il dibattito sulle Scuole Aperte è diventato nazionale e l’iniziativa del 22 marzo è diventata di riferimento anche per altre città. L’obiettivo generale è l’amministrazione condivisa del bene comune “scuola”. Con i presidi e gli amministratori disponibili, ma anche con i cittadini, i genitori, gli studenti, gli insegnanti disponibili. In un ottica di preparare e verificare con le esperienze concrete le soluzioni e la loro sostenibilità nel futuro.